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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), VII, 20
 
originale
 
20. Sed in rebus scaevis adfulsit Fortunae nutus hilarior nescio an futuris periculis me reservans, certe praesente statutaque morte liberans. Nam forte pluviae pridianae recens conceptaculum aquae lutulentae proximum conspicatus ibi memet inprovido saltu totum abicio flammaque prorsus extincta tandem et pondere levatus et exitio liberatus evado. Sed ille deterrimus ac temerarius puer hoc quoque suum nequissimum factum in me retortis gregariisque omnibus adfirmavit me sponte vicinorum foculos transeuntem titubanti gradu prolapsum ignem ultroneum accersisse mihi, et arridens addidit: "Quo usque ergo frustra pascemus inigninum istum?" Nec multis interiectis diebus longe peioribus me dolis petivit. Ligno enim quod gerebam in proximam casulam vendito vacuum me ducens iam se nequitiae meae proclamans imparem miserrimumque istud magisterium rennuens querelas huius modi concinnat:
 
traduzione
 
In un simile frangente la Fortuna, per?, volle sorridermi e offrirmi uno spiraglio di luce, forse per riservarmi futuri accidenti ma, certo, al presente, per liberarmi da una morte ormai sicura. Il caso volle ch'io scorgessi poco distante un fossato colmo d'acqua fangosa formatosi con la pioggia caduta il giorno prima; senza star l? a pensarci, mi ci buttai. d'un salto e le fiamme finalmente si spensero e io ne uscii alleggerito del carico e sano e salvo. Ma quel poco di buono, quello spudorato, anche sta volta ritorse contro di me questa sua mascalzonata e and? a dire in giro a tutti i mandriani che ero stato io a passare in mezzo ai fuochi accesi dei vicini, che avevo messo un piede in fallo e che mi ci ero lasciato cadere sopra di proposito, dandomi cos? fuoco da me. E aggiunse ridacchiando: ?Ma fino a quando dovremo ingrassare senza profitto questo incendiario?? Non fece passare molti giorni che mi procur? guai peggiori: vendette a un casolare l? vicino il carico di legna che trasportavo e facendomi rifare la strada scarico si mise a dire a tutti che egli non riusciva pi? a venire a capo della mia pigrizia, ch'era stufo di fare un mestiere simile e altre tiritere di questo genere.
 

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